.......aspettando la Maratonina Città di Vinci

" VALORIZZAZIONE E SFRUTTAMENTO DEL TERRITORIO".......aspettando la maratonina Città di Vinci

Ebbene.....alzi la mano chi di voi non ha mai sentito questa frase in tv o non l'ha letta sui quotidiani e/o riviste, sicuramente è una delle frasi  più ricorrenti e inflazionate, usate a dismisura da sindaci, assessori e da qualsiasi carica istituzionale ogni qualvolta si presentino a una conferenza stampa o davanti a una telecamera per un servizio su una tv locale o nazionale. A me sembra superfluo sottolineare sempre questo aspetto, ma a quanto pare è talmente diffuso che anche nel nostro mondo.....quello dei runners, tanto per non essere da meno.....non possiamo far altro che cercare uno spunto da questa diffusissima frase.
 
A pensarci bene, guardando il calendario delle varie manifestazioni podistiche, notiamo che sulle 6-8 corse che si svolgono in Toscana ogni domenica, ben 4-5 di queste si svolgono su percorsi collinari, ovvero la caratteristica principale del nostro territorio, mentre la maggior parte dei runners si preparano sempre per le canoniche distanze di 42-21-10 km che vengono quasi esclusivamente corse in pianura.
 
E' logico che, per preparare una distanza classica come i 10.000m o una mezza maratona, si debbano tenere precisi tempi sulle ripetute o sui medi,
cosa che necessita di percorsi pianeggianti e ben misurati, e (parlo dei più pignoli) anche tante sedute di corsa lenta vengono svolte in pianura, per esempio chi corre un lento ad un ritmo preciso, preparando una maratona; ma....prima o poi... tutti dobbiamo fare i conti con il nostro territorio, sia perchè nei paesi sulle colline si svolgono gare ben organizzate e ben premiate, sia perchè correre su percorsi ondulati rafforza il nostro apparato muscolare e migliora la nostra tecnica.
 
In fondo...se in estate andate a fare una vacanza in Trentino e volete cimentarvi in gare locali vi accorgerete che atleti con tempi superiori ai vostri nelle distanze classiche vi "massacreranno" sui saliscendi "tecnici" del loro territorio; ebbene....cominciamo a sfruttare i percorsi delle nostre colline.
Da sempre, le gare collinari non vengono specificatamente preparate, si fanno le gare classiche e ben premiate, si fanno quelle del nostro paese (se la società non ci mette di servizio) e si fanno quelle che ci permettono di migliorare la nostra forma. Infatti...mentre un medio in pianura fà si che il ritmo cardiaco si stabilizzi e provochi i necessari adattamenti, il medio su percorsi ondulati provoca un maggior lavoro muscolare, alternando muscoli agonisti a muscoli antagonisti, provoca escursioni cardiache che "elasticizzano" il cuore e migliorano la tecnica di corsa variando ampiezza e frequenza. Inoltre, per quelli che sono "schiavi" del cronometro e vanno in crisi se le ripetute non rispettano i tempi scritti in tabella, consiglio di trasformare la seduta in pista in un fartlek in collina, il lavoro viene fuori lo stesso e non andiamo in paranoia da "mancata prestazione".
Andiamo per gradi, in ogni preparazione di qualsiasi distanza vengono effettuate sedute in salita (già accennato sul sito....), servono per reclutare in numero sempre maggiore fibre muscolari; si fanno ripetute e fartlek giocando con i recuperi, quindi il cuore accellera e decelera in continuazione....tutti elementi questi che ritroviamo in una corsa in collina, l'unica cosa che non abbiamo considerato fino ad ora sono: la discesa e la conformazione del percorso.
 
In discesa le forze di impatto aumentano in maniera considerevole, sovente...il trauma che sente il muscolo è maggiore di quello che sente in una seduta di "balzi", la parte anteriore delle cosce, ovvero il vasto mediale e laterale del quadricipite femorale, devono essere tonici e ben sviluppati, le falcate devono essere più rapide, anzi...nelle discese più tecniche devono essere..."infinitamente" più rapide, questo per evitare che il piede si "schiacci" e mandi in crisi la fascia plantare, in caso di appoggio lento si innesca un "bloccaggio" e l'onda d'urto si ripercuote sulla schiena. Tutto il corpo deve assecondare il percorso in discesa, visto che una postura perpendicolare al piano su cui si corre permette una minore frenata e una percorrenza più veloce delle curve.
 
Per migliorare questo aspetto ci sono vari metodi, io vi consiglio di provare a correre inizialmente su discese non impegnative, facendo leva su più appoggi cercando di migliorare la velocità gestuale, aumentando di volta in volta la pendenza delle vostre sedute prenderete familiarità con la discesa e aumenterete la vostra resistenza muscolare (gli atleti che fanno mezzofondo....forti muscolarmente, sovente, sui percorsi duri, se la gara è breve, vanno molto forte).
L'ultimo aspetto da considerare è la conformazione del percorso......conoscere la gara.....specialmente se lunga e con tratti di salite e discese con varie pendenze, strade bianche di campagna, magari sconnesse, alternate a tratti in pianura, con finali in salita.....è molto importante. In ogni gara c'è sempre un punto in cui un atleta và in crisi rispetto ad un altro, un segreto che (conoscendolo) ci permetterebbe di battere un avversario o fare il nostro "personale". Insomma, sui saliscendi del nostro territorio, si devono distribuire bene le forze, si devono sfruttare al massimo i tratti a noi più congeniali e si deve perdere meno tempo possibile nei tratti a noi meno congeniali.
 
Ebbene.....a fine gennaio, la maratonina città di Vinci, ripropone il percorso classico che da anni richiama centinaia e centinaia di atleti da tutta Italia, il percorso raccoglie tutte le caratteristiche che abbiamo trattato, chi và forte lì....và forte ovunque, nelle prossime settimane proveremo a preparare questa CLASSICA d'inverno, proveremo ad analizzare il percorso km dopo km, vediamo se così facendo riusciremo ad abbattere il nostro record sul percorso, proveremo a passare con disinvoltura discese, salite, strade sterrate, pianura ecc con l'incognita del meteo......a Vinci potremo trovare sole o neve...insomma....se l'automobilismo ha nel Nurburgring la propria università....il podismo l'ha nella terra di Leonardo......scusate se è poco!
 
A presto....
 
Siliano

 

 


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