A Vinci preparandosi come ....VIREN

Nel corso della mia carriera podistica.....rettifico......della mia vita sportiva, sono sempre stato affascinato dalla fisiologia (funzionamento) dell'allenamento, anzi, io stesso mi sono imposto allenamenti come se fossi una cavia, ho sperimentato ogni genere di "lavoro" cercando qualcosa che funzionasse più di un altro, una continua ricerca alla mia personale tabella perfetta.

E questa mia continua ricerca mi ha portato a cercare i programmi dei grandi campioni, dei grandi allenatori,i lavori incredibili di formidabili atleti, per anni ho letto avidamente tutto quello che potevo in materia, libri in inglese, testi tradotti con sufficienza ma affascinanti, ho cercato in tutte le librerie i testi specifici, ho fatto abbonamenti a ogni genere di rivista del settore....poi con l'avvento di internet ho continuato a cercare.

Ebbene, alla fine ho scoperto che la tabella perfetta non esiste e che ciò che è allenante oggi non lo è più domani, quindi, come quando si assume per troppo tempo  un medicinale.....il medicinale stesso non cura più e quindi anche il solito allenamento non ci fà migliorare più.

 

Logico quindi cambiare spesso il sistema e proporre al proprio organismo nuovi stimoli.

 

Nel corso di questi anni ho scoperto alcuni allenamenti che esulano dal solito pacchetto che ci viene riproposto in tutte le salse da ogni rivista del settore, leggendo la storia dei più grandi campioni sono rimasto affascinato da alcune sedute "anomale", che forse non servono granchè ma che sono valide sedute da fare tanto per cambiare un pò, per provare su di noi un qualcosa di nuovo.....in fondo......il mio obbiettivo non è farvi un programma, ma stimolarvi a crearvelo da soli un programma, in modo da aumentare la vostra cultura sportiva e fare proseliti nel mondo della corsa, sfatando il luogo comune che vuole la corsa uno sport noioso.

L'input a svelarvi quello che ho scoperto me lo dà la preparazione alla maratonina Città di Vinci, gara dura e quindi bisognosa di un periodo dedicato al potenziamento e  siccome recentemente vi avevo già spiegato il POTENZIAMENTO, vi metto davanti un lavoro che sviluppa forza, elasticità muscolare e vi preparerà alla corsa in maniera specifica.

Tutto risale a circa 12 anni fa, correvo da poco, assistevo ai convegni sullo sport e ricevevo materiale non reperibile facilmente all'epoca, in un articolo della rivista Atletica Studi (rivista tecnica della FIDAL), trovai un articolo curato da Oscar Barletta (grande tecnico del mezzofondo), che spiegava i metodi di Kari Sinkkonen, responsabile finlandese del mezzofondo, e trainer per un periodo di Lasse Viren (campione olimpico dei 5000 e dei 10.000 nel '72 e nel '76).

Kari aveva rivisto e corretto il metodo di Arthur Lydiard. Ebbene....mentre spiegava tutta la stagione di Viren si viene a sapere che dopo il periodo di costruzione Lasse....faceva per 6/8 settimane il potenziamento e un giorno si e uno no si snocciolava una seduta che.....solo a sentirla, ci porta con la mente alla gara di Vinci.

L'allenamento cominciava con 5 km di riscaldamento, poi Viren aveva una salita di circa 800m, egli attaccava la salita con passi lunghi e potenti, cercando di aumentare la spinta delle ginocchia, una sorta di skip in avanti (per 800m!), reclutando così un gran numero di fibre muscolari.

Alla fine della salita percorreva in piano circa 2' e subito riscendeva a velocità controllata (testualmente tradotto:"......a 1/2 velocità") ma a falcate lunghe, una sorta di "botta" sui muscoli,  d'altronde i balzi sono il modo migliore (e anche più pericoloso) per aumentare l'elasticità dei muscoli stessi

Alla fine della discesa recuperava 1' e si sparava 2 prove di circa 500m in pianura "trasformando" immediatamente il cocktail di lavoro di forza (concentrico-eccentrico) fatto in precedenza.

A questo punto, recupero di 2' e via ancora per poi arrivare a sedute in cui questo circuito veniva ripetuto per 8/10 volte. A parte il fatto che questo tipo di lavoro sviluppa forza e elasticità muscolare, è da considerare che questo tipo di seduta crea un'abitudine a questo tipo di "insulto" muscolare, una sorta di assuefazione all'alternanza continua di fibre, pensateci bene....se fossimo abituati a questo allenamento....non dovremmo recuperare per giorni e giorni i dolori accumulati la domenica, anzi......la prima parte della gara di Vinci....non ci lascerebbe senza polvere e pallini sullo "stradone" nel finale.

Si...proprio qui sta il fatto, per un pò proviamo (ovviamente in scala...ridotta) questa seduta, magari risc + 200m di salita spingendo le ginocchia in alto/avanti, occhio alla discesa (ma un pò spingiamo) e poi sforziamoci di fare prove da 60'' in pianura cercando di monitorare la nostra tecnica, cercando di ri-trovare il giusto assetto di corsa, e poi meno prove e recuperiamo qualche giorno (mica siamo Lasse Viren.....noi).

Insomma, anche chi è stressato dai tempi del cronometro, una volta tanto lo può lasciare a casa.

Questa seduta merita molta attenzione da chi ha problemi alle ginocchia, se la fate, fatela....con molto....molto "controllo".

Come potete constatare, sembra una seduta molto propedeutica per la preparazione alla Maratonina di Vinci......

Aspetto le vostre impressioni se avete intenzione di provare, credo che a Vinci....qust'anno, gli organizzatori vadano a pranzo......piuttosto prima del solito.

Alla prossima

Siliano Antonini

 


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